Critica di Anna Maria Setti Nalini

CRITICA DI ANNA MARIA SETTI NALINI : i ritratti di Maria Cristina Baracchi

Autoritratto (2005)
(Olio su tavola cm.40x50)

(...) Nel ritratto la Baracchi è fortemente interessata come punto di partenza alla riproduzione plastica e pittorica, che poi sa superare addentrandosi nella ricerca psicologica, per raggiungere il dato interiore da lei esteriorizzato e svelato. Si libera dal clichè fotografico intavolando con la figura rappresentata una comunicazione vera e propria, quasi un rapporto affettivo che le permette di liberare la propria creatività attraverso un confronto interpretativo di effetto emozionale.
(...) Il dialogo col ritratto ha portato l'artista a concentrarsi anche sulla motilità dello sguardo dei soggetti raffigurati, sino a renderlo perennemente volto verso quello dell'osservatore, da qualunque angolatura ci si ponga, riuscendo ad offrire una suggestiva interazione.
(...) L'arte di Maria Cristina Baracchi vuole uscire dalle sensazioni del puro campo visivo, per prendere letteralmente e fisicamente la parola, come per esempio quando dipinge i suoi monocromi di tema religioso, in grado di simulare una statuaria tutt'altro che immobile, anzi, viva di una fluidità e talora di un "non finito", di palpitante resa. ____________________ Anna Maria Setti Nalini (2009)


Titolo: Le parole del silenzio
(tecnica mista su tela cm. 100x150)



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Maria Cristina Baracchi
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